Siamo orgogliosi di condividere che il nostro progetto Lamec è stato pubblicato sulla prestigiosa rivista tedesca Bauwelt!
Dal testo dell’articolo:
RICOMPORRE ANZICHÉ DEMOLIRE
“Cittadella, una cittadina di 20.000 abitanti a 30 chilometri a nord di Padova, nel Veneto, è una cosiddetta “città murata”, ovvero cinta da mura. Pur essendo indubbio che il centro storico, a schema ortogonale tipicamente medievale, sia tuttora il nucleo dove si vive, lavora e si fa la spesa, è altrettanto vero che le mura, ben conservate, non hanno potuto impedire che verso la fine degli anni ’70 Cittadella si estendesse verso la periferia.
Così, nel Secondo Dopoguerra, quando il Veneto era una regione principalmente agricola, la zona attorno all'odierna Via Trieste non era ancora stata edificata. Quando un giovane uomo si mise in proprio e fondò l’impresa chiamata “La Meccanica” sull’attuale Via Isonzo, si ebbe un classico esempio di delocalizzazione di impianti che arrecano disturbo: a quei tempi, infatti, non potevano dare fastidio né i rumori né l’inquinamento causati dalla costruzione di macchine agricole per la produzione di mangimi.
Da allora, però, la zona circostante è diventata progressivamente residenziale; sempre più case unifamiliari sorsero attorno alla fabbrica, mentre le zone industriali odierne si svilupparono ben più distanti dalla città, ad esempio a nord della strada statale 53, o a est, tra Cittadella e la vicina Tombolo, nonché a sud della città, vicino alla frazione di Facca.
Per questo ci si chiese se non fosse opportuno trasferire anche quest’azienda, demolendo i due capannoni con le volte a botte in cemento, tipiche degli edifici industriali italiani degli anni Sessanta, insieme alla piccola palazzina di uffici adiacente, per costruire sul sito edifici residenziali. Ma il proprietario decise diversamente.
"LaMec Italia" è il nome dell'azienda ubicata qui, fondata all'inizio degli anni '90 e, come suggerisce il nome, legata al costruttore de “La Meccanica” che oggi ha sede nella suddetta Facca. La filiale si dedica principalmente alla manutenzione, riparazione e personalizzazione delle macchine in stabilimenti di produzione mangimistica, tuttavia, costruisce anche impianti propri.
Invece di realizzare un nuovo edificio sul “prato verde”, il vecchio stabilimento produttivo, negli ultimi dieci anni, è stato ristrutturato in diverse fasi; l'ultima completata nel 2022, ha segnato, per il momento, la conclusione della trasformazione. La progettazione è firmata “TRES architettura + ingegneria" dell’architetto Giorgio Simioni. Il fulcro del progetto era l'ampliamento dell'insieme di attività svolte presso l'indirizzo storico dell'azienda: in futuro, qui, non ci si dovrà occupare solo di produzione e riparazioni, ma ci saranno anche spazi per la ricerca e lo sviluppo nonché per eventi di formazione.
Infine, il committente voleva aprire il sito, sia dal punto di vista visivo che funzionale, all'area circostante nonché alla città. Il primo cambiamento che i passanti e i visitatori possono notare è la rimozione delle improvvisate pensiline lungo il confine del sito per proteggerlo alla vista, nonché la scomparsa della recinzione che lo circondava. In questo modo lo sguardo può posarsi sulle modifiche architettoniche estremamente apprezzabili, nonostante Simioni e il suo team abbiano lavorato sempre nel pieno rispetto di ciò che hanno trovato.
Si nota una gestione dell’esistente tanto libera da ogni condizionamento quanto rilassata, tipica dell'approccio italiano. Il simbolo più emblematico di tutto ciò è certamente il palinsesto della città di Roma, dove le strutture esistenti da 2000 anni vengono sì sovrascritte senza troppo rimuginare, ma allo stesso tempo ciò che esiste non viene cancellato, bensì trasformato in qualcosa di nuovo. A Cittadella questo approccio si rispecchia nelle seguenti trasformazioni: Il capannone a nord, a volta e di costruzione successiva ai primi due, del 1961, è stato ampliato da TRES per raggiungere la stessa lunghezza dei precedenti, chiaramente non più usando calcestruzzo bensì acciaio. Non servirà più alla fabbricazione di macchine, ma verrà adattato ai nuovi scopi e alle potenzialità che il complesso offre.
Balza, inoltre, all’occhio la facciata della nuova ala uffici, leggera, in vetro e acciaio, adiacente ai capannoni a nord. Nell’ultima fase di costruzione si è aggiunto anche un totem, ovvero una scala a forma di torre, avvolta da una lamiera metallica forata, che nell’angolo nordoccidentale crea una sorta di cerniera tra l’ala uffici e i capannoni, permettendo così un accesso separato al livello superiore del capannone nord ristrutturato.
Il già menzionato desiderio di aprire la zona verso l’esterno trova in questa torre scala, retroilluminata di notte, non solo un suo elemento architettonico emblematico, ma anche un’apertura di utilizzo pratico. Infatti, al piano superiore, sotto il nuovo soffitto a botte, è stata creata una serie di spazi che possono essere affittati anche da altre aziende, associazioni ed enti locali, per seminari, riunioni o conferenze, o anche come spazio di coworking. I locali possono essere uniti velocemente grazie alle pareti scorrevoli di facile utilizzo, arrivando così, durante gli eventi, ad accogliere un pubblico fino a settanta persone.
Non solo chi è stato nei capannoni industriali esistenti prima della trasformazione sarà sorpreso dalla fresca eleganza architettonica che caratterizza i nuovi ambienti. Le finestre a nastro del soffitto lasciano penetrare una diffusa luce diurna che, attraverso il pavimento in vetro del corridoio laterale, giunge fino al pianoterra, dove sono stati collocati gli showroom. Tutto ciò fa sì che, in questa zona, nonostante le due lunghe pareti cieche, non si senta la mancanza di aperture. Inoltre, anche qui, si apprezza l’atmosfera tranquilla e rilassata dei locali. Chi ama far vagare l’occhio può soffermarsi sulla costruzione d’acciaio a vista, per apprezzare la scrupolosità con cui gli architetti hanno lavorato anche ai minimi dettagli.”
Ulrich Brinkmann
(Traduzione Marlene Kuppelwieser)
© - Adjectives - BDF communication - 2025 - Privacy Policy